Prelievo di barra d’armatura da elemento in c.a. o spezzone di profilo metallico per prova di trazione uniassiale
(UNI EN ISO 6892-1)
Quando ci si trova a dover indagare un edificio esistente spesso è impossibile risalire ai documenti progettuali strutturali del fabbricato oggetto d’indagine. È quindi necessario effettuare dei test che abbiano come fine l’identificazione delle caratteristiche meccaniche dell’acciaio utilizzato in un determinato fabbricato.
Tra i test possibili atti a caratterizzare l’acciaio, il più frequente, nonché più affidabile, risulta essere la prova di trazione uniassiale effettuata direttamente su un campione costituito da uno spezzone di barra d’acciaio (o porzione di profilato metallico) prelevato mediante mola dagli elementi portanti in calcestruzzo armato o acciaio.
La prova è quindi di tipo distruttiva e potrebbe richiedere, durante la fase di prelievo, alcune misure cautelative, in funzione degli stati tensionali presenti, dalla criticità dell’elemento e dallo stato di degrado già presente. Tra le misure cautelative si può citare il puntellamento dai carichi direttamente gravanti o dell’elemento stesso oppure la saldatura preventiva, precendente al taglio, di una barra sostitutiva pronta ad assorbirne lo stato pensionale presente.
Precedentemente alla saldatura occorre però verificare la saldabilità dell’elemento in acciaio originario.
Una volta ricavato il campione si procede al test che consiste nel posizionare lo spezzone tra le pinze di una macchina a trazione che incrementa i carichi fino alla rottura del campione stesso, monitorando le deformazioni in modo tale da ricavare anche il carico di snervamento. L’allungamento a rottura può essere ricavato mediante “tacchettatura” preventiva del campione o mediante estensimetro (in funzione delle caratteristiche tecniche della macchina).
